Le risorse Diocesane per l'inclusione delle persone con disabilità nelle Parrocchie

                       
  La Rete di Prossimità  
                       
PERCHE’ questa applicazione informatica?
                       
 

 

Lo scopo di questa applicazione informatica[1] è quella di intrecciare relazioni di prossimità in grado di contaminarsi positivamente, arricchendosi delle reciproche diversità e bisogni e di favorire la collaborazione tra soggetti diversi.

  

Non si possono nascondere le difficoltà che, inevitabilmente, s’incontrano durante il cammino verso la piena inclusione. È di conforto però sapere che, nell’adempiere a questo dovere di accoglienza e di accompagnamento, la Parrocchia non è sola: con questa applicazione, infatti, può camminare assieme ad altre realtà presenti sul suo stesso territorio diocesano, condividendo “risorse preziose” a cui può facilmente accedere.

  

Allo stesso modo anche le persone interessate unitamente alle loro famiglie potranno usufruire di questo servizio offerto dalla Diocesi per intercettare luoghi di vita e supporti di sollievo.

  

Si tratta, infatti, di un patrimonio di esperienze da salvaguardare e da far conoscere, costituito da prassi facilitanti l’accoglienza alle persone più fragili e da fruttuose iniziative pastorali, realizzate da altre Comunità sorelle.

  

Inoltre, per affrontare le naturali criticità e consentire lo sviluppo di progetti adeguati, ogni Parrocchia potrà avvalersi della competenza di volontari e di professionisti qualificati, impegnati in Cooperative, Enti pubblici e privati, Associazioni di Promozione sociale (APS), Aziende pubbliche di Servizi alla Persona (ASP), organizzazioni sociali o sociosanitarie per persone con fragilità e disabilità complesse, dislocate in varie parti della Diocesi di Carpi e di Modena.

  

In uno stile sinodale si potranno raggiungere importanti obiettivi pastorali orientati a soddisfare il desiderio di appartenenza delle Persone con disabilità alla vita della Comunità cristiana e il loro legittimo diritto di partecipazione.

  

Così pure nei parrocchiani in cammino sinodale maturerà la consapevolezza che:

 “nella debolezza e nella fragilità si nascondono tesori capaci di rinnovare le nostre comunità cristiane” [2].

  

È questo il senso della “RETE di PROSSIMITA’” basata sulla fragilità e sulla diversità di tutti, nessuno escluso.

  

“Le diversità sono proprio la ricchezza, alcune diversità sono dolorose, ma anche quelle diversità ci aiutano, ci sfidano e di arricchiscono, per questo non bisogna avere mai paura delle diversità: quella è proprio la strada per migliorare, per essere più belli e più ricchi. Come si fa questo? Mettendo in comune quello che abbiamo” [3]

  

L’ottica con cui è stato predisposto questo strumento operativo è di valorizzare quello che c’è in Diocesi, mettendo a disposizione delle Parrocchie e di chi intende avvalersene, un servizio facile da consultare attraverso:

1) gli “ambiti d’intervento” i cui obiettivi rispondono ad esigenze specifiche: Abitare, Agire, Accompagnare, Accogliere, Animare;

2) l’elenco complessivo in ordine alfabetico di tutte le “risorse disponibili” nella rete di prossimità;

3) la ricerca per argomenti in ordine alfabetico tramite le “parole chiave”;

  

Il collegamento sul Sito della Diocesi (tramite il “link”) assicura una ampia fruibilità e una rapida consultazione delle voci che consentono di trovare le caratteristiche specifiche di ciascuna risorsa e i riferimenti ai quali rivolgersi per un contatto diretto.

  

Un periodico aggiornamento è previsto sui contenuti e sui dati forniti dai soggetti interessati, il cui utilizzo è autorizzato solo ed esclusivamente per finalità pastorali, secondo le disposizioni della CEI e della Diocesi in materia di trattamento dei dati personali. [4]

 

 

Vediamo di cosa si tratta  
                       
 

[1] L’applicazione informatica utilizzata per la costruzione dei siti web è, al momento: Microsoft FrontPage per Windows 10.

[2] Francesco, Udienza ai partecipanti al Convegno per persone con disabilità, 2016/06/11.

[3] Ibidem

[4] I dati personali già raccolti sono tratti dalle pubblicazioni attualmente in essere e resi disponibili dagli stessi interessati nei propri canali informativi e visionabili liberamente da chiunque. In ogni caso la presente applicazione informatica agisce nel rispetto della normativa vigente in materia di trattamento dei dati personale in quanto la Chiesa cattolica, essendo dotata di un corpus completo di norme a tutela delle persone, è esentata dalla applicazione del GDPR quando il trattamento riguarda “la missione pastorale, educativa e caritativa, di evangelizzazione e di santificazione della Chiesa cattolica” ( Accordo tra Italia e Santa Sede, art. 2 del 1984.) e quando il trattamento ha ad oggetto i “dati relativi ai fedeli e ai soggetti che, con riferimento a finalità di natura esclusivamente religiosa, entrano in contatto con la Chiesa (Decreto Generale della CEI: disposizioni per la tutela del diritto alla buona fama e alla riservatezza dei dati relativi alle persone dei fedeli, degli enti ecclesiastici e delle aggregazioni laicali” del 24 maggio 2018.).